Pubblicato su www.cattolici.net   sabato 8/3/04     HOME

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Conversioni a confessioni non cristiane
di Giovanni De Sio


Da un certo periodo di tempo nel nostro paese assistiamo a un fenomeno abbastanza nuovo: conversioni a religioni diverse da quelle cristiane quali il buddismo, le fedi indiane, e da ultimo e in particolare evidenza per motivi politici, l’islam. E’ un fenomeno che merita analisi approfondite e al quale qui accenneremo solo brevemente.
innanzi tutto va notato che molto raramente si tratta di un passaggio dal cattolicesimo ad altra religione. Anche se i nuovi adepti erano battezzati come cattolici quasi mai si tratta di persone che poi realmente erano praticanti ma di persone che avevano perduto la fede per un qualsiasi motivo pur mantenendo comunque un senso religioso o meglio ancora sentendo la mancanza del senso religioso. Non si tratta quindi di una perdita di fedeli da parte della Chiesa Cattolica ma potremmo dire di un mancato recupero di persone che tendenzialmente sarebbero state orientate al cattolicesimo.
Molteplici possono essere i motivi del fenomeno.
Forse il più comune è quello dell’incontro occasionale. Il ritorno alla fede di persona che se ne sia allontanata avviene per una intima crisi spirituale che viene risolta anche con un incontro di persona che invece ha una salda fede. Avvenne cosi anche per S. Agostino nell’incontro con il vescovo Ambrogio Può accadere cosi nella nostra civiltà pluralistica che chi ha perduto la fede (cattolica) torna pure alla fede ma in quel momento incontra invece che un ambiente cattolico uno di altra religione e pertanto viene coinvolto in essa
Altra volta invece vi è una componente politica sociale. In alcuni casi fedeli si allontanano dal Cattolicesimo non tanto perchè non credenti in generale ma semplicemente perchè per qualunque motivo sono in contrasto con questo o quell’insegnamento o posizione della Chiesa. Le altre religioni rendono quindi possibile mantenere una fede religiosa ma insieme superare i punti di contrasto con la Chiesa
In questo quadro non va sottovalutato un elemento importante quello che potremmo definire : “ il fai da te “religioso, la possibilità cioè di crearsi una religione a proprio piacere e gusto . Questa possibilità è resa attuabile dalle religioni orientali che non presentano il carattere delle “rivelazione” e quindi in pratica sono delle insieme di elementi filosofici in cui ciascuno in sostanza può prendere l’aspetto che più gli è congeniale:ci si confeziona una religione su misura.
Altre volte la conversione nasce da un matrimonio o comque da un legame sentimentale. In questo caso in genere non si tratta di una vera e propria conversione ma semplicemente del fatto che il coniuge nominalmente cattolico preferisce, per una maggior armonia di coppia, abbracciare la fede dell’altro coniuge: in questo caso è evidente che non vi era una vera e propria fede e convinzione religiosa e presumibilmente non accetterà veramente nel profondo anche l’altra religione. In realtà infatti se si spezza l’unione il convertito lascia anche la nuova religione.
Non crediamo che in conclusione il fenomeno della conversione ad altre religioni sia preoccupante sia perchè il numero è modesto sia perchè in effetti non è un passaggio dal cattolicesimo ad altra religione ma dall’ateismo dalla indifferenza alla religione. Nella sostanza quindi il clima spirituale della nazione potrebbe anche essere maggiormente orientato in senso religioso.
Nei prossimi articoli ci ripromettiamo si esaminare più particolarmente il fenomeno in relazione alle singole fedi non cattoliche.