Pubblicato su www.cattolici.net   lunedi  8/11/04      HOME

 

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AGNOSTICISMO RELIGIOSO
di:
Giovanni De Sio


In materia religiosa viene distinto l’agnosticismo dall’ateismo. E in effetti la distinzione è fondata. Infatti l’ateo afferma che Dio non esiste: tuttavia questa posizione è contraddittoria e impossibile. Infatti l’ateo afferma che Dio non esiste in quanto non può essere dimostrata la sua esistenza. In tale caso allora dovrebbe essere anche impossibile dimostrare la sua “non esistenza.” Gli stessi argomenti invocati per affermare che non è conoscibile l’esistenza di Dio varrebbero e a maggior ragione per affermare la sua inesistenza. Comunque si possono criticare le prove dell’esistenza di Dio ,è vero: ma non esistono prove della “insistenza” di Dio : sarebbe una dimostrazione pressocchè impossibile.
La posizione allora più coerente e avvertita del non credente è l’agnosticismo: si afferma cioè che non si può dimostrare né l’esistenza né la inesistenza di Dio e dunque non avendo alcuna elemento per operare una scelta è saggio non scegliere. Chi non sa è bene che non faccia affermazioni. In altri termini si dice che se io non ho elementi certi per giudicare non debbo giudicare. Di per sè questa affermazione pare condivisibile, sensata. Tuttavia esaminiamola meglio.
Se mi trovo di fronte a una scelta puramente teorica, non necessaria immediatamente alla mia vita il criterio può essere adottato. Se per esempio mi chiedono se esistono gli extraterrestri, se il big bang effettivamente è esistito io se non ho elementi di una certa consistenza posso rispondere saggiamente “ non so”
Ma a volte mi trovo in situazioni che mi costringono a decidere anche senza avere elementi certi di giudizio. Se devo andare in un certo luogo e non ho elementi certi per decidere se mi conviene andarci a piedi o in bus io devo ugualmente decidere: sarebbe ben strano che io non vi andassi perché non sono sicuro del modo migliore di andarci.
Ugualmente io posso saggiamente astenermi nel dare giudizi su una donna: ma se ella è la donna che debbo sposare io devo dare un giudizio senza avere certezze. Nessun matrimonio si fonda sulla certezza e non solo i matrimoni: tutti gli atti importanti, della nostra vita tutte le nostre scelte più importanti non sono fondate sulla certezza ma sulla incertezza. La nostra carriera, il nostro lavoro, le nostre vacanze, i nostri investimenti in borsa hanno sempre una loro alta incertezza. Ci sono situazioni che ci costringono a scegliere perché una non scelta sarebbe comunque una scelta. Io posso scegliere di sposarmi o meno ma se non scelgo in realtà ho scelto di non sposarmi
Da questa prospettiva esaminiamo il problema religioso. Se l’esistenza di Dio fosse una pura verità speculativa e scientifica come il “big bang io potrei anche non decidere: ma la religione è una scelta di vita ed è ineludibile. Di fronte alla fede noi abbiamo solo due scelte: accettare la o non accettarla. Non scegliere significherebbe scegliere per la non accettazione.
E questo il punto debole dell’agnosticismo : il problema religiosa esige una risposta.

Per critiche e commenti : giovannidesio@libero.it
Per approfondimenti: www.giovanniodesio.it