Pubblicato su www.cattolici.net   lunedi/27/9/04       HOME

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WE ARE SO SORRY
di: Giovanni De Sio

 


Leggiamo con molto piacere quando scrive la “Free muslim coalition against terrorism” in occasione del terzo anniversario dell’attacco a new York:


A noi dispiace tanto ( We are so sorry)
[...] Cominciamo a chiedere perdono per l'11 settembre. A noi dispiace tanto che 3000 persone siano state assassinate in nostro nome. Non dimenticheremo mai le immagini delle persone che saltarono giù da due dei più alti edifici del mondo nella disperata speranza, forse, di poter muovere le braccia abbastanza velocemente da poter volare e sottrarsi così a una sicura morte per fuoco. A noi dispiace tanto che per l'11 settembre si sia data la colpa a un complotto ebraico o destrorso. A noi dispiace tanto per l'omicidio di più di trecento scolari ed adulti in Russia. A noi dispiace tanto per l'omicidio dei passeggeri dei treni in Spagna. A noi dispiace tanto per tutte le vittime dei bombardamenti suicidi. A noi dispiace tanto per le teste mozzate, per i rapimenti, le violenze, la Jihad violenta e tutti le atrocità commesse dai musulmani nel mondo. A noi dispiace tanto per una formazione religiosa che ha creato degli assassini piuttosto che educare la gente a fare del bene nel mondo. A noi dispiace tanto per non aver avuto tempo di insegnare ai nostri figli la tolleranza e il rispetto per la gente. A noi dispiace tanto di non esserci ribellati contro i dittatori che governano da decenni il mondo musulmano. A noi dispiace tanto per aver permesso che la corruzione si spargesse così velocemente e così in profondità nel mondo musulmano che molti dei nostri giovani hanno perso la speranza. A noi dispiace tanto per aver permesso che le nostre guide religiose abbiano ridotto le donne alla condizione di cittadini di quart'ordine nel migliore dei casi e di bestie sub-umane nel peggiore.
A noi dispiace tanto ”


Si può legittimamente e razionalmente non condividere tutte le scelte degli Stati Uniti, si può non essere d’accordo sulla politica di Putin , si possono denunciare eccessi e anche crimini commessi verso i mussulmani ma una cosa deve essere chiara, al di là di ogni ambiguità, di ogni reticenza: il terrorismo è un male da combattere. Bisogna fare una chiara, inequivocabile scelta di campo: siamo contro il terrorismo. Ogni manifestazione in Europa, in America in tutto il resto del mondo deve innanzi tutto essere una manifestazione contro il terrorismo e, solo in seconda battuta, contro questo o quel particolare mezzo o eccesso per combatterlo. Noi non possiamo guardare da un’altra parte quando nei grattacieli di New York in fiamme muoiono migliaia di innocenti di ogni nazionalità e religione, quando a Madrid lamiere e carne umana fanno un tutt’uno, quando a Beslan pochi bambini fortunati riescono a sfuggire alla morte correndo mezzi nudi con l’orrore negli occhi, quando si mostrano le registrazioni di poveri lavoratori che vengono sgozzati e chiedono inutilmente di essere risparmiati, quando in Bagdad scoppiano autobombe uccidendo ignari passanti, quando si balla sui cadaveri di soldati caduti, quando antichi luoghi di culto, come a Najav, diventano ostaggio dei terroristi e nei suoi sotterranei si trovano i cadaveri dei “ collaborazionisti”. Questa non è guerra, che pure è cosa esecranda ma che pure ha le sue regole: questa è un barbarie che minaccia il mondo. Deve essere qualcosa di ben chiaro, soprattutto ai terroristi la coscienza che il mondo intero è contro il terrorismo, cosi detto islamico non solo l’Occidente ma anche la Russia, la Cina l’India ma anche e soprattutto il mondo islamico stesso. Certo, l’islam non va confuso con il terrorismo, sarebbe grave e fatale errore: però non possiamo tacere che se ogni mussulmano non è un terrorista pero tutti i terroristi sono islamici e all’Islam, a torto certo, ma comunque all’islam, fanno riferimento. Ed è quindi il mondo dell’islam che deve nel suo insieme dissolvere l’equivoco, deve dire chiaramente e senza possibilità di dubbio che l’islam non c’entra con il terrorismo. In questa prospettiva noi abbiamo piacere che si scrivono cose come quelle riportate sopra
Prese di posizione del mondo mussulmano in questo e senso sarebbero più efficaci, nella lotta al terrorismo, di spedizioni militari che inevitabilmente portano con sè una lunga scia di sangue e di risentimento. Occorrerebbero soprattutto delle fatwe, tante fatwe e autorevoli che condannassero il terrorismo
(Le fatwe sono sentenze di giuristi islamici che giudicano della liceità o meno di un certo comportamento. )

Per la organizzazioni islamica citata:
http://www.freemuslims.org/about/
 

 

 

WE ARE SO SORRY
di: Giovanni De Sio

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Leggiamo con molto piacere quando scrive la “Free muslim coalition against terrorism” in occasione del terzo anniversario dell’attacco a new York:

A noi dispiace tanto ( We are so sorry)
[...] Cominciamo a chiedere perdono per l'11 settembre. A noi dispiace tanto che 3000 persone siano state assassinate in nostro nome. Non dimenticheremo mai le immagini delle persone che saltarono giù da due dei più alti edifici del mondo nella disperata speranza, forse, di poter muovere le braccia abbastanza velocemente da poter volare e sottrarsi così a una sicura morte per fuoco. A noi dispiace tanto che per l'11 settembre si sia data la colpa a un complotto ebraico o destrorso. A noi dispiace tanto per l'omicidio di più di trecento scolari ed adulti in Russia. A noi dispiace tanto per l'omicidio dei passeggeri dei treni in Spagna. A noi dispiace tanto per tutte le vittime dei bombardamenti suicidi. A noi dispiace tanto per le teste mozzate, per i rapimenti, le violenze, la Jihad violenta e tutti le atrocità commesse dai musulmani nel mondo. A noi dispiace tanto per una formazione religiosa che ha creato degli assassini piuttosto che educare la gente a fare del bene nel mondo. A noi dispiace tanto per non aver avuto tempo di insegnare ai nostri figli la tolleranza e il rispetto per la gente. A noi dispiace tanto di non esserci ribellati contro i dittatori che governano da decenni il mondo musulmano. A noi dispiace tanto per aver permesso che la corruzione si spargesse così velocemente e così in profondità nel mondo musulmano che molti dei nostri giovani hanno perso la speranza. A noi dispiace tanto per aver permesso che le nostre guide religiose abbiano ridotto le donne alla condizione di cittadini di quart'ordine nel migliore dei casi e di bestie sub-umane nel peggiore.
A noi dispiace tanto ”


Si può legittimamente e razionalmente non condividere tutte le scelte degli Stati Uniti, si può non essere d’accordo sulla politica di Putin , si possono denunciare eccessi e anche crimini commessi verso i mussulmani ma una cosa deve essere chiara, al di là di ogni ambiguità, di ogni reticenza: il terrorismo è un male da combattere. Bisogna fare una chiara, inequivocabile scelta di campo: siamo contro il terrorismo. Ogni manifestazione in Europa, in America in tutto il resto del mondo deve innanzi tutto essere una manifestazione contro il terrorismo e, solo in seconda battuta, contro questo o quel particolare mezzo o eccesso per combatterlo. Noi non possiamo guardare da un’altra parte quando nei grattacieli di New York in fiamme muoiono migliaia di innocenti di ogni nazionalità e religione, quando a Madrid lamiere e carne umana fanno un tutt’uno, quando a Beslan pochi bambini fortunati riescono a sfuggire alla morte correndo mezzi nudi con l’orrore negli occhi, quando si mostrano le registrazioni di poveri lavoratori che vengono sgozzati e chiedono inutilmente di essere risparmiati, quando in Bagdad scoppiano autobombe uccidendo ignari passanti, quando si balla sui cadaveri di soldati caduti, quando antichi luoghi di culto, come a Najav, diventano ostaggio dei terroristi e nei suoi sotterranei si trovano i cadaveri dei “ collaborazionisti”. Questa non è guerra, che pure è cosa esecranda ma che pure ha le sue regole: questa è un barbarie che minaccia il mondo. Deve essere qualcosa di ben chiaro, soprattutto ai terroristi la coscienza che il mondo intero è contro il terrorismo, cosi detto islamico non solo l’Occidente ma anche la Russia, la Cina l’India ma anche e soprattutto il mondo islamico stesso. Certo, l’islam non va confuso con il terrorismo, sarebbe grave e fatale errore: però non possiamo tacere che se ogni mussulmano non è un terrorista pero tutti i terroristi sono islamici e all’Islam, a torto certo, ma comunque all’islam, fanno riferimento. Ed è quindi il mondo dell’islam che deve nel suo insieme dissolvere l’equivoco, deve dire chiaramente e senza possibilità di dubbio che l’islam non c’entra con il terrorismo. In questa prospettiva noi abbiamo piacere che si scrivono cose come quelle riportate sopra
Prese di posizione del mondo mussulmano in questo e senso sarebbero più efficaci, nella lotta al terrorismo, di spedizioni militari che inevitabilmente portano con sè una lunga scia di sangue e di risentimento. Occorrerebbero soprattutto delle fatwe, tante fatwe e autorevoli che condannassero il terrorismo
(Le fatwe sono sentenze di giuristi islamici che giudicano della liceità o meno di un certo comportamento. )

Per la organizzazioni islamica citata:
http://www.freemuslims.org/about/







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