Rubriche

Problemi e società

Il silenzio

Giovanni De Sio

Lunedi,28 settembre 2009
San Agostino scriveva che conosceremmo veramente Dio “; se tacessero le immagini della terra, dell'acqua e del cielo; se tacesse l'anima stessa, i sogni, la fantasia, ogni lingua e ogni segno; se tutte le creature tacessero e si facessero attente al loro creatore, e se infine Lui parlasse con la Sua voce, e se lo si potesse ascoltare senza le cose create”, Il silenzio come condizione della ricerca di noi stessi e dell’immagine di Dio in noi fu poi ripreso da tanti ordini religiosi contemplanti che infatti imposero, anche esternamente, la regola del silenzio
Nella nostra età però il silenzio è cosa rara, va ricercata con non poco sforzo. Dappertutto vi è un muro di suono fra gli uomini e fra l’uomo e se stesso: la televisione il traffico, mp3 nelle orecchie e poi ogni altra cosa: il suono del silenzio si è perso: bisogna rifugiarci in qualche remoto angolo di campagna per sentir ancora la sua inconfondibile voce.
Ma più che il silenzio fisico si è perso il silenzio interiore. La vita moderna è una corsa frenetica fra infiniti faccende che non riusciamo mai a a sbrigare, l’orologio scandisce tutti i momenti della nostra vita in un turbinare continuo e incessante Anche lo svago, il riposo è spesso più frenetico del lavoro stesso. E poi le mille e mille cose sempre da fare e quando più i mezzi moderni ci permettono di soddisfare un nostro desiderio ne nascono altri e altri ancora: l’uomo moderno non trova un pò di tempo per far silenzio intorno a se stesso e in se stesso per sentire veramente le voci degli altri e le proprie voci interne Eppure è nel silenzio, nella non-fretta, che ci può essere il dialogo vero non lo strepitio delle parole vane nel mondo moderno: si parla. tanto anche troppo ma si dialoga poco. Ciascuno dice quello che vuole e non ascolta nulla veramente di quello dice l’altro. I coniugi non si confidano e diventano degli estranei, i figli vedono di scorcio i loro genitori e questi quelli e diventano anche essi degli estranei
Soprattutto senza fare silenzio però ciascuno non ha il tempo e la possibilità di vedere veramente in se stesso di riflettere cioè di porsi le domande veramente essenziali della vita: perche viviamo, quale è il fine ultimo, cosa ci rende felice e cosa infelice. E quindi: esiste Dio o tutto il mondo è a caso, esiste una vita oltre la morte o tutto finisce con essa Sono le domande essenziali dell’uomo ma egli non trova più tempo di pensarci perche troppo è lo strepito delle cose intono a noi che ci spingono ad andare sempre più in fretta, senza sapere per altro, dove andiamo e dove vogliamo andare. Occorre che facciamo un pò di silenzio in noi e intorno a noi, che ci ritiriamo qualche volta nel nostro piccolo orticello interiore a interrogarci sul vero senso della vita

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