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Problemi e società

Tradizione e continuità

Giovanni De Sio

Lunedì, 13 luglio 2009
Nella cultura e nella vita cristiana spesso si pone il dilemma conflittuale fra la tradizione e il rinnovamento. Occorre mantenersi nel solco della tradizione che ha la sua base nella Rivelazione e che quindi non può essere abbandonata senza abbandonare la essenza stessa del cristianesimo ? Oppure bisogna stare al passo dei tempi, aderire alla società di cui facciamo parte In modo da non perdere il rapporto con il nostro mondo ?
In realtà però non si tratta di una contrapposizione quasi che la tradizione fosse in contrasto insanabile con l’attualità . Occorre allora approfondire i concetti di tradizione e di innovazione Tradizione significa trasmettere qualcosa di importante perché essa sia a sua volta ritrasmesso ad altri. La tradizione suppone quindi una continuità in vista dell’oggi e del futuro

. Essa non significa quindi tornare semplicemente ai tempi passati, cosa per altro generalmente impossibile, ma di ritrovare nelle proprie radici l’ispirazione per andare avanti rafforzando l’identità e rinnovando il presente nella continuità, Se la tradizione si identifica con il passato e cessa di ispirare il presente, allora essa muore. La si sacralizza perché essa non esiste più: è un modo di seppellirla, perché non la si comprende più. Torniamo al passato per mitizzarlo farne una icona . Ma in questo modo, noi moriamo culturalmente e spiritualmente . Altri pensano che per essere moderni bisogna dimenticare il passato, rifiutarlo. Il rischio è di perdere le proprie radici e l’autenticità. Una causa evidente del rifiuto della tradizione è anche la paura della modernità, timore di perdere valori e certezze ,una strada sicura e sperimentata
Ma se vogliamo rinnovare fede, occorre accettare la sfida che il mondo moderno lancia alla religioni: Il cristianesimo deve affrontare ogni giorno questa situazione: se si ripiega sul passato, morirà. D’altra parte, non si tratta di adottare ogni novità senza discernimento, solo perché esse sono novità. Il discernimento si impone ed è la condizione per la sopravvivenza. Si tratta di trovare un’armonia fra il passato e il futuro, le tradizioni (che possono ispirare, ma non incatenare) e la modernità (che non è necessariamente simbolo di libertà, né di liberazione).
La tradizione deve essere fonte di vita, altrimenti significa che essa è morta. Da qui viene la necessità della critica e del discernimento, per arrivare all’armonia e alla vera libertà.

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