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Problemi e società

Povertà e disordine

Giovanni De Sio

Povertà e disordine familiare Lunedi,14 aprile 2008------------------ Fino agli anni 50 in Italia era diffusa la povertà: quella vera, delle persone che non riuscivano metter insieme il pranzo con la cena quando tanti padri di famiglia uscivano al mattino per la “campata”, per riuscire a racimolare quel minimo per poter soddisfare l’appetito,meglio la fame, della famiglia che lo aspettava, quando anche quelli che “stavano bene” si affannavano a fare ogni sorta di economia e voltavano e rivoltavano i vestiti fino alla consunzione. Poi negli anni 50 e 60 c’è stato il miracolo economico, per fortunatamente : l’antica millenaria compagna dell’umanità, la fame, e stata ricacciata nei ricordi, anzi anche fuori di essi e se ne è perduta anche la consapevolezza Da allora ogni generazione si aspetta di vivere meglio della precedente, ciascuno pensa che nel futuro vivrà più agiatamente che nel passato . Ma da un pò di tempo ormai anche noi ci troviamo spesso a rimpiangere anche economicamente il passato . Soprattutto si rimpiangono le antiche sicurezze che la globalizzazione si è portata via con tante altre cose. Ma se la crisi è economica, tuttavia non bisogna sottacere che spesso essa è innescata anche dal disordine morale e familiare. In realtà in Italia le famiglia povere, i nuovi poveri ,sono essenzialmente famiglie monoreddito. Ma chi sono queste in realtà? Se una famiglia è costituita in modo responsabile ha le risorse per potersi mantenere: può capitare pure che all'improvviso lavoratori, anche di alto livello, escano fuori dal mercato: una cosa spaventosa trovarsi a 45 anni senza lavoro e con una famiglia abituata a vivere bene. Ma si tratta di casi abbastanza rari. Il motivo più comune invece è lo sfaldamento della famiglia, separazione e divorzi, Quando un nucleo familiare si rompe inevitabilmente il livello economico scende irreparabilmente. In genere i figli e casa restano affidati alla madre: il padre si trova senza casa ,con uno stipendio fortemente decurtato. Egli si formerà un'altra famiglia più o meno regolare ma non può mantenere due famiglie, naturalmente a meno che non abbia un reddito molto alto: la causa prima della nuova povertà è appunto il disordine familiare. L’altro grande problema sono gli anziani che costituiscono la parte più povera e vulnerabile della popolazione. In realtà una pensione sociale non basta a sostenere le spese di un anziano che vive da solo ma sarebbero invece una risorsa non trascurabile se egli vivesse in una famiglia. Una pensione sociale non può certo bastare per l’affitto e tutte le altre bollette di casa: ma potrebbe essere un prezioso aiuto per la famiglia presso la quale vivesse tenendo presente che in realtà l’anziano consuma molto poco. Pure in questo caso la causa vera è appunto la espulsione degli anziani dal tessuto naturale delle proprie famiglia. Non in grado di badare a se stessi spesso finiscono in case di riposo che spesso sono lager posti su dalla infinita avidità umana La disgregazione della famiglia non porta solo a mali morali, porta anche a impoverimenti materiale ---------------------------- Per critiche e commenti forum@giovannidesio.it ---------- Per approfondimenti: www.giovannidesio.it (§)