Pubblicato su www.cattolici.net   lunwdi ,18/4/05               HOME

Problemi e società

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IL PAPA E I MIRACOLI

di: Giovanni De Sio

 

 

A proposito di papa Giovanni Paolo II corrono già voci insistenti di miracoli e pare gia in raccolta un dossier. Naturalmente  occorre molta prudenza su questi fatti anche se è del tutto generale e direi universale la convinzione che al più presto egli sarà proclamato santo

Senza entrare nel merito del problema vorremmo invece fare una breve riflessione sul  problema del “miracolo” che  viene di rado affrontato criticamente: i credenti non ne hanno bisogno per credere e  non basta ai non credenti per credere.

 Tuttavia il fenomeno è a nostro parere di grande importanza come conferma di una fede per chi la possiede e spunto di riflessione per chi non la possiede.

E ci pare anche diffusa abbastanza la  opinione che si tratta di credenze medioevali che il mondo moderno scientifico e razionalista dovrebbe respingere: in realtà, a ben vedere, esso assume rilevanza proprio nel  mondo moderno come ora brevemente mostreremo

Prima dell’affermarsi del pensiero critico scientifico moderno, diciamo, per semplicità, nel medioevo, gli uomini credevano comunemente a quello che noi chiamiamo ora “ il favoloso, il prodigioso ”: si credeva all’influenza della luna, ai lupi mannari, alle magie, ai sortilegi. Si credeva a quello che veniva ripetuto e  quando qualcosa poi veniva anche scritto assurgeva al rango di certezza indiscutibile .

In questo contesto il “miracolo” era comunemente accettato senza problemi, senza diffidenze : fiorirono cosi intorno ai santi le leggende (letteralmente  “che si devono leggere”  per edificazione ) intessute di miracoli più o meno attendibili.

Poi venne il pensiero critico-scientifico: non basta che una credenza  sia diffusa per essere vera: occorre  esaminare criticamente  gli elementi di prova e ciò che non può essere dimostrato non viene accettato, anche se potrebbe essere ugualmente  vero.

In questo nuovo contesto il miracolo ha assunto altre connotazioni: Innanzi tutto vanno distinti due significati: secondo il primo significato è “miracolo” tutto quello che noi possiamo attribuire direttamente  a Dio, in un secondo significato, “tecnico”, diremmo noi, è miracolo un fatto che la scienza dimostra essere impossibile che accada secondo le leggi naturali.

 Nel primo caso miracolo può essere la vita stessa nel suo complesso oppure uno sogno premonitore, una improvvisa conversione, una  guarigione inaspettata : fermo restando che legittimamente  il fedele  può attribuire la cosa al diretto intervento divino tuttavia esso  può essere spiegato anche con fatti naturali o casuali e non può quindi essere considerato miracolo in stretto tecnico. Ad esempio  nel caso classico: una guarigione sia pur difficile e rarissima se può tuttavia avvenire per cause naturali non può esser considerata miracolosa: perchè vi sia miracolo in senso” tecnico” occorre che la guarigione avvenga improvvisamente e totalmente  perchè questo fatto  è manifestamente contro tutte le leggi di natura:

Fenomeni che hanno la caratteristica del miracolo in senso stretto sono  relativamente abbastanza comuni anche se solo per una parte di essi sono poi effettivamente disponibili prove certe e documentali. La Chiesa nella sua proverbiale prudenza si pronuncia sempre in modo non definitivo  lasciando comunque aperta la possibilità che altre ricerche poi possano in seguito trovare delle cause naturali.

Tuttavia il numero di miracoli accertati scientificamente è comunque imponente: occorrerebbe che il mondo laico ne prendesse nota e non si dicesse ancora a vanvera e senza cognizione di fatto che i miracoli sono superstizioni medievali: no, il miracolo in senso stretto è piuttosto un fatto evidenziato dalla scienza moderna.

 E la scienza non conosce scorciatoie e analisi frettolose: i miracoli di papa Giovanni Paolo II debbono attendere.

 D’altronde abbiamo poi bisogno di essi ?

In senso lato un grande miracolo del papa Wojtyla è attestato delle immense folle che hanno, almeno tentato,  di fargli l’ultimo omaggio, perché il miracolo, in ultima analisi, è sempre un fatto di fede di cui il fatto materiale è solo un segno.

 Per critiche  e commenti giovannidesio@libero.it

Per approfondimenti: www.giovannidesio.it