Pubblicato su www.cattolici.net   domenica,3/4/05               HOME

Problemi e società

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 IL PAPA E LA MODERNITA’
di: Giovanni De Sio

 

 

 Nessun dubbio che il pontefice Giovanni Paolo II anzi “papa Wojtyla” come tutti lo chiamano sia stata una”persona” speciale. Tutto il mondo ha seguito con trepidazione la sua agonia, come non era mai accaduto , come non era mai accaduto che un papa fosse stato tanto ammirato non solo dai cattolici ma anche da cristiani di tutte le confessioni, mussulmani , seguaci di tutte le altre religioni e soprattutto dal mondo dei non credenti. Sarebbe fare torto alla verità e alla storia pensare che i predecessori non fossero all’altezza per pietà, per intelletto, per personalità: vogliamo quindi azzardare qualche semplice considerazione per spiegare il motivo del suo immenso prestigio Qualche raro critico, ve ne é sempre qualcuno, parla di ” potere mediatico”, della istintiva capacità cioè di usare in modo ottimale i mass media, come mai prima nella storia. Certamente: tuttavia i mezzi tecnici c’erano già prima e allora bisogna individuare a livello più profondo perchè i mass media siano stati tanto coinvolti. A nostro modesto avviso ciò è avvenuto perchè sotto la guida di papa Woityla” la Chiesa ha chiuso un lungo periodo di contrasto con il “moderno” senza peraltro rinunciare a nessuno dei suoi principi, senza nessuna pericolosa concessione Da oltre due secoli l’insegnamento della Chiesa era entrato in rotta di collisione con una parte del mondo contemporaneo, con quelle correnti che comunemente e generalmente venivano definite “ moderne (progressive, innovatrici ) e che richiamavano soprattutto i giovani. Si cominciò con l’Illuminismo, si continuò con una parte del Romanticismo ( quello innovativo politicamente), si giunse alla scontro frontale nell’età del Positivismo scientista. Poi nel secolo ora tramontato ci fu l’opposizione al comunismo, prima a quello reale ( con i suoi milioni di morti e le schiere infinite di martiri ) e poi quello del 68 e dintorni, ideologico e settario (ma almeno infinitamente meno sanguinoso). Ma questi movimenti si sono esauriti e papa Woityla ha traghettato il mondo cattolico all’incontro ( non alla resa) con la modernità I giovani per le generazioni precedenti si erano tenuti in buona parte lontano dalla Chiesa seguendo i miti di rivoluzioni che promettevano il paradiso in terra ( e preparavano invece un inferno in terra) : ora invece costituiscono le legioni della Chiesa, alcuni addirittura una specie di milizia spirituale personale del papa ( i “papa boys”). Ma l’entrata nella modernità non è effetto di concessioni . Papa Wojtyla ha ribadito con forza, chiarezza senza equivoci con intransigenza. anzi qualcuno dice (anche nell’ambito cattolico) con forse troppa intransigenza tutti i principi della dottrina cattolica. Il dialogo sia con le altre confessioni religiose sia con il mondo dei non credenti è stato sempre impostato sulla chiarezza e sulla distinzione della posizione individuale e proprio questo lo ha reso proficuo e interessante. Non si conquistano i giovani con mezze misure e con prudenti riserve mentali ma affermando con la massima chiarezza e forza i valori in cui si crede. Questo ha fatto papa Wojtyla e questo gli ha dato il prestigio e l’affetto di tutto il mondo. Questo non significa naturalmente che il “mondo” e il Cristianesimo siano identificati: il cristiano è “nel mondo” ma non è “del mondo”

 

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