Pubblicato  in APPUNTI , novembre   2009        HOME 

 

Classificazione e analisi

 

 Giovanni De Sio Cesari

 

Di fronte  a una opinione (o una osservazione o una critica) noi possiamo battere due  strade:  la prima è classificarla come espressione  di una certa ideologia e quindi giudicarla positivamente o negativamente a seconda del giudizio che diamo della sua matrice ideologica o anche della persona che la presenta: osserviamo quindi  che la opinione in questione è nazista o  anarchica oppure che chi la enuncia  è un notorio mentitore e uno sciocco oppure una persona onesta e di cultura.  

Una seconda strada è quella di esaminare criticamente qualunque opinione nel suo valore di verità, di attendibilità a prescindere dalla sua radice ideologica  e anche della persona che la  sostiene

La prima strada appare certamente  la più agevole e come tale   è quella maggiormente percorsa ma essa non solo è  inadeguata ma anche illogica.

Infatti dal punto di  vista logico, è errato affermare che :
questa idea è fascista (comunista, boscimana) e quindi falsa  e/o cattiva:
Infatti noi possiamo  affermare che il fascismo  ( comunismo, boscimano) è errato e/o male solo in quanto  le sue idee sono errate e/o male.
Quindi il procedimento logicamente valido è il contrario : poiche questa
idea  e' falsa e/o male ed essa appartiene  al fascismo (comunismo
boscimani) allora il fascismo ( comunismo, boscimano) è falso  e/o errato
In realtà che  una affermazione sia criminale o edificante,  di destra o di sinistra nulla ci dice sul fatto se essa sia vera o falsa che è  la questione che si pone

Non si può logicamente sostituire quindi a una  analisi delle idee la loro
classificazione : affermare che una certa idea è reazionaria o progressiva , borghese o proletaria, edificante o satanica nulla ci dice sulla sua  validità

Analogamente che una persona sia stupida , ignorante, nevrotica  non vuol dire affatto, di per se, che quello che dice  è sbagliato e insulso: a volte  i folli , gli emarginati i bambini  dicono  cose vere , e i sapienti e gli integrati e i maturi dicono delle grandi sciocchezze.

 

Un caso molto comune di un atteggiamento classificatorio è quello dell’anti americanesimo Si pensa che ogni avvenimento negativo sia colpa egli USA: quindi in qualunque cosa accade di male nel mondo, senza fare alcuna analisi, tralasciando ogni analisi  si vede la “colpa” degli USA. In questo modo   ogni avvenimento sembra confermare la tesi e dopo un certo numero di anni  sembrerà cosi evidente che solo uno sciocco o un malvagio può negarlo
 Teoricamente potrebbe  anche essere vero  che " tutto sia colpa degli USA" ma questa credenza non può essere la dimostrazione che ogni avvenimento che accade “sia colpa degli USA”. In questo modo potrei anche dire che la colpa di tutto quello che avviene e' dei  comunisti, degli  islamisti  o dei  marziani: troverei ugualmente  uno sterminato numero di conferme perchè il  procedimento mentale di sostituire la classificazione all'analisi è errato dal punto di vista logico
 Non per niente  la scienza moderna si base sulla falsificazione ( non sulla verificazione) e la democrazia sul dissenso ( non sul consenso)

 

L’atteggiamento classificatorio pero non è da ricondursi  solo a un errore logico: sarebbe semplicistico  affermarlo.

Esso infatti  rimanda a una certa idea della politica: quella della palingenesi (rinnovamento) universale, quella escatologica (destino ultimo dell'umanità),  quelle millenaristica ( cioè delle sette che credono che in una data fissata  il bene si manifesterà e trionferà )

E' l'idea cioè  che la storia consista nella lotta del male contro il bene che questo alla fine vincerà e che si possa tracciare cioè una linea ben precisa che distingua il bene dal male

Ad esempio: da qui i veri credenti (islamici o cristiani, non importa ) da li cattivi , i senza dio, gli ipocriti,  Oppure : da qui i capitalisti, i guerrafondai , i complottisti, gli sfruttatori , gli inquinatori ,da la i proletari, i lavoratori, i popoli amanti della pace e della natura O se si preferisce da qui le forze  della liberta, della democrazia. della prosperità, da la l'asse del male, rogue states.(gli stati canaglia), i terroristi

 

L’atteggiamento dell’esame critico si collega invece a un’altra concezione della storia secondo la quale la realtà è molto complessa, tutti hanno le loro ragioni, vi è sempre  un incontro e a volte uno scontro fra  idee, culture, popoli , sistemi economici. non ha  senso  indicare il bene o il male se non in relazione a precisi parametri che si sono scelti liberamente. Soprattutto i fatti vanno tenuti in conto: non si possono  sacrificare alle teorie e considerarli casuali, irrilevanti nel grande scontro fra il bene e il male

L’atteggiamento democratico, laico potremmo dire è quello di interessarsi  a quello che dicono gli altri, che siano fascisti o comunisti o islamisti o marziani  poco importa, tanto da analizzarlo, attentamente prima di dire  pure che sia  una sciocchezza eventualmente

In fondo la radice della democrazia è propriamente in questo atteggiamento