Pubblicato in Italianotizie 16/11/2015  Home  

 

 

Il terrorismo e il ”vero” islam

 

by · 16 novembre  2015

 

 

 

Di fronte al terrorismo di matrice islamica l’opinione pubblica occidentale oscilla fra due interpretazioni che, malgrado siano opposte,  vengono spesso confuse insieme : si tratta di una follia di esaltati   o  comunque rappresentano  l’islam ( “islamici bastardi” intitolava infelicemente un quotidiano italiano). Dall’altra parte dal mondo islamico  proviene un diluvio di dichiarazione, prese di posizioni che ripetono ossessivamente  che i  terroristi nulla hanno a che fare con il “vero” islam   che i terroristi affermano invece di rappresentare

 Cerchiamo di chiarire il problema

Innanzi tutto il terrorismo islamico, il jihadismo come  piu propriamente  viene denominato  , non è    semplicemente    l’espressione di una follia, di “fuori di testa” come  diremmo noi. Non è paragonabile  al nazismo  da stadio che affligge le nostre manifestazioni sportive di cui  si puo dire a ragione che nulla hanno a che fare con lo sport. I nostri stadi a volte fungono da catalizzatori di  violenti,  di emarginati  pieni di  odio contro tutto e tutti e a volte questi adottano simboli nazisti e razzisti semplicemente come pretesti. Il jihadista ( combattente della Guerra  Santa  ) che vuole dare la shahada  (testimonianza di fede) e diventare eventualmente uno shaid ( martire )  non è semplicemente un  esaltato, almeno non piu di quanto lo sono quelli che credono e si sacrificano fino  all’estremo per una causa che ritengono giusta: non piu di quelli  che combatterono a Stalingrado, a el elemain o nei secoli passati  a Lepanto o  a las  Navas de Tolosa, a Gerusalemme.  Certo come quelli anche i jihadisti hanno altre motivazioni  personali e psicologiche. ma un fenomeno di tale ampiezza e durata non puo essere considerato una  specie di follia  violenza collettiva, di semplice delinquenza   

 Il jihadisrta ha una sua idea della fede e della realtà del mondo contemporaneo Ritiene che la vera fede islamica, quella delle origini ( salaf, da cui salafita) si sia corrotta al contatto degli occidentali non tanto perche cristiani ma per quanto sostanzialmente atei : il laicismo viene identificato con l’ateismo e non  senza  ragione. Bisogna restaurare il vero islam combattendo contro i mussulmani corrotti , il potere dei i munafiq   (ipocriti) che si definiscono mussulmani e che tradiscono il vero islam e  ristabilire il vero Stato  Islamico (IS: Islamic State)  con relativo califfo (successore di Maometto)  senza confini nazionali che non possono esserci all’interno della Umma ( comunità dei fedeli)   Concetti simili non sono nuovi e improvvisati : furono ampiamente e coerentemente sostenuti nel secolo corso  da una serie di intellettuali arabi: Rashid Rida,  Hassan El Banna, Sayyid Qutb , Bu Ala Mawdudi.

 Nasce allora il problema di quale sia il  allora il “VERO “ islam.  Il quesito, però, di per se è  irrisolvibile  almeno  quanto lo è quello del “vero” cristianesimo. Si considerano cristiani  i primi martiri nell’Impero Romano che  affrontavano il martirio senza resistere come quelli della Santa Inquisizione o della strage degli Albigesi , cosi  come si proclamano  interpreti autentici   dei sacri testo sia i cattolici che i protestati  di ogni tendenza. Per venire a tempi piu recenti,  il Sillabo condannava la liberta religiosa che è diventata oggi  oper i cattolici di tutto il modo un punto caratterizzante.  In effetti nelle sacre  scritture cristiane  o islamiche si trovano sempre  degli appigli, magari frasi tolte dal loro  contesto che  giustificano tante  cose e il contrario di esse.  Addentrarci quindi in una analisi  dei testi ( Corano e Haidith )   per vedere cosa veramente dicono sarebbe un esercizio  difficilissimo quanto, alla fine, inutile.  A livello sociologico politico non conta infatti cosa dicano “veramente” i testi sacri di una religione ma come sono stati effettivamente interpretati. Il problema allora diventa  quale è la diffusione della interpretazioni jihadiste nell’ universo islamico : questo è il problema che ha senso per noi Occidentali e  che è risolvibile  in  modo relativamente    facile E del tutto evidente che il jihadismo nel mondo islamico è una interpretazione del tutto marginale  Anche nell’ambito dei salafiti ( tradizionalisti integralisti ) la maggioranza non pensa affatto alla guerra contro l’Occidente : non per  un caso le monarchie della  penisola araba sono le alleate piu strette dgli USA e insieme  quelle piu vicine al salafismo ( wahabismo)

 I jihadisti combattono essenzialmente contro altri mussulmani e  solo incidentalmente  la lotta coinvolge gli Occidentali .Anche i “laici” del  mondo islamico in realtà sono anche essi dei credenti: nell’ambito del mondo islamico  l’ateismo ha scarsissimo peso a differenza  dell’Occidente o della Cina dove i credenti sono piu o meno solo  un 20%   

Se noi quindi identifichiamo il “vero” islam  con quello effettivamente praticato dalla grande maggioranza  ne consegue è che il jihadisno NON è il “vero” islam almeno dei nostri tempi : su questa evidenza sono d’accordo anche i jihadisti, diei soprattutto essi  ma essi sono fiduciosi che al più presto la loro interpretazione diventarà quella generale

 E fondata una tale aspettativa? Noi crediamo fermamente di no Tuttavia non possiamo ignorare un fatto.  

 Pçochissimi  erano i nazisti negli anni 20 , si parla del putch della birreria come di un fatto quasi ridicolo.  E ben pochi anche  i marxisti in Russia nel 17 ?:  Ben pochi conoscevano, non dico il pensiero, ma anche solo il nome di Marx. Eppure in pochi anni nazismo e comunismo si affermarono  a livello di massa, forse come nessun altro movimento prima.  Occorre tener conto infatti  delle condizioni storiche  nella possibilità o meno di affermazioni di certi movimenti e non solo il numero di quelli che vi aderiscono in un certo momento

Allora la domanda cruciale  è se attualmente nel  mondo islamico vi sono condizioni di carattere sia culturali psicologiche che  economiche politiche sociali  che rendano possibile una  vasta  affermazione dell’islam estremista  Purtroppo esistono: esiste un disagio generale,  insicurezza, guerre fra le fazioni  miseria,  assenza di prospettive . disperazione

 Allora non bisogna sottovalutare  l’immenso potere di suggestione soprattutto emotivo e considerare il jihadismo  quindi un fenomeno marginale  interessante un limitatissimo  numero di seguaci: sarebbe una sottovalutazione estremamente pericolosa

 

 

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