Rubriche

Problemi e società

Il posto fisso

Giovanni De Sio

Lunedi, 26 ottobre 2009
Una espressione forse non abbastanza meditata del ministro della repubblica al quale guardano con più attenzione gli italiani, quello delle finanze, ha rimesso in circolo nuovamente un problema che è da qualche decennio il più importante, per i giovani ,soprattutto: la stabilità del posto di lavoro
Non si tratta si tratta solo di un problema economico ma è anche e soprattutto un problema umano ed etico
Nella enciclica “Caritas in veritate”, il Pontefice scrive che “quando l’incertezza circa le condizioni di lavoro, in conseguenza dei processi di mobilità e di deregolamentazione, diviene endemica, si creano forme di instabilità psicologica, di difficoltà a costruire propri percorsi coerenti nell’esistenza, compreso anche quello verso il matrimonio. Conseguenza di ciò è il formarsi di situazioni di degrado umano, oltre che di spreco sociale”si minano la libertà e la creatività della persona e i suoi rapporti familiari e sociali con forti sofferenze sul piano psicologico e spirituale”.
E’ chiaro che senza un fonte presumibilmente certa di reddito non è possibile fondare responsabilmente una famiglia: da ciò il fenomeno di un prolungamento abenorme del cosi detto “ tempo della giovinezza “ e un allontanamento indefinito del momento in cui, fondando una propria famiglia, si è finalmente adulti e non più figli dipendenti dalla famiglia di origine La sicurezza economica è una condizione fondamentale per una famiglia: tutti da soli possono sempre arrangiarsi ma quando si ha una famiglia, dei bambini soprattutto, bisogna essere in grado di provvedere dignitosamente ad essi.
Naturalmente dobbiamo anche considerare le esigenze dello sviluppo economico: la povertà estrema, la miseria nera minano le basi della famiglia e della personalità: l’umanizzazione presuppone che i bisogni primari della vita siano risolti. Tuttavia non ci pare che effettivamente, almeno nel nostro paese, la precarietà del posto di lavoro corrisponde effettivamente a una inderogabile esigenza economica, In realtà i contratti di precarietà vengono attuati soprattutto perchè meno onerosi, gli imprenditori preferiscono al momento di convertire i contratti precari con quelli a tempo indeterminato, di assumere altri precari perchè economicamente è più conveniente
SI tratta quindi, in realtà, di un abbassamento del costo del lavoro, soprattutto di un abbattimento dei contributi sociali più che effettiva flessibilità del lavoro: ma usare una surrettizia flessibilità per contenere il costo del lavoro ha effetti disastrosi sul piano sociale e umano che è quello a cui comunque la economia stessa deve essere finalizzata. Ma anche sul piano economico, a lungo termine, ha effetti perversi: i lavoratori precari diventano sempre meno motivati e meno specializzati in un mondo in cui,invece, si richiede sempre di più motivazioni e specializzazioni.
La flessibilità del lavoro può essere un sistema adatto a economie forti che tendono alla piena occupazione, come quella USA dove in effetti esso è diffuso Pero in USA la flessibilità significa che si cambia lavoro, non che lo si perda: si cambia facilmente non solo impresa ma anche genere di lavoro nel corso della vita, in genere per migliorare e anche qualche volta si peggiora ma comunque un lavoro si trova sempre Una persona puo fare l’insegnante, e in seguito diventare sollecitor o magari dirigente di impresa o vendere auto: alla fine, se tutto manca, si può sempre lavorare da Mc Donald’s che è poi l’incubo di ogni lavoratore americano ma comunque un lavoro
Ma nei paesi poveri di risorse, come l’Italia, i posti di lavoro non bastano per tutti, sono di difficile reperibilità. Se si raggiunge dopo anni di sforzi, sacrifici e umiliazioni a diventare insegnante ci si aggrappa a quel posto con le unghie e con i con i denti perche si sa che se. per caso lo si perdesse. si resterebbe implacabilmente al di fuori del mondo del lavoro:nemmeno Mc Donald’s assumerebbe un ex professore non più giovanissimo. L’esigenza,quindi, di una regolarizzazione del precariato diventa sempre più impellente

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